Grazie alla dettatura vocale possiamo “scrivere” lettere e documenti semplicemente parlando. Ci bastano il microfono del nostro computer e Google Docs.
Dobbiamo scrivere molto testo e abbiamo poco tempo, oppure abbiamo bisogno di finire un documento e non siamo proprio dei fulmini con la tastiera. La dettatura vocale è la soluzione perfetta: ci serve solo un microfono e un account di Google con il quale accedere a Google Drive e poi a Google Docs.
Per il microfono, non c’è problema. Tutti i pc portatili ne hanno uno integrato, mentre per i PC è sufficiente una cuffia con microfono da pochi euro.
Google Docs, dettatura vocale semplice e veloce
Per poter sfruttare la dettatura vocale in Google Docs dobbiamo prima di tutto accedere al nostro account Google utilizzando Google Chrome. Lo strumento di dettatura infatti non funziona con gli altri browser, ma non è un problema. Possiamo scaricarlo gratis in pochi minuti dal sito ufficiale e iniziare a utilizzarlo.
Una volta che abbiamo effettuato l’accesso a Google Drive (e ci siamo assicurati di avere un microfono), dobbiamo solo aprire un documento, non importa se nuovo o esistente.
Un consiglio: come sempre, ci conviene fare le prime prove su un documento vuoto (possiamo crearli rapidamente con le scorciatoie), in modo da non rischiare di rovinare il lavoro che abbiamo già fatto su eventuali altri più importanti.
Come usare la dettatura vocale di Google Docs
Una volta aperto un nuovo documento Google Docs, apriamo il menu Strumenti e scegliamo la voce Digitazione vocale.
Una volta selezionata questa funzione, a fianco del foglio bianco del documento troveremo lo strumento di dettatura vocale Google Docs.
Attenzione: al primo utilizzo Google Chrome potrebbe chiederci un’autorizzazione per permettere alla pagina di usare il microfono. Naturalmente dobbiamo accettare, altrimenti non funzionerà.
Quando siamo pronti per iniziare a dettare, ci basta fare click sull’icona del microfono, così che il computer si metta in ascolto. La nostra parlata dovrà essere il più naturale possibile e non eccessivamente veloce, così da evitare che lo strumento di dettatura commetta degli errori (anche se in realtà riesce a trascrivere quasi perfettamente anche quello che diciamo parlando normalmente).
Per interrompere la nostra dettatura dobbiamo semplicemente fare click nuovamente sul simbolo del microfono, la cui icona a questo punto sarà rossa, ad indicare che il microfono è in funzione. Il sistema di digitazione vocale si “spegne” da solo anche se non rileva voce per qualche tempo, ma è sempre meglio controllare manualmente.
Ottenere il massimo dalla digitazione vocale di Google Docs
Il servizio principale (e più utile) è ovviamente quello di dettatura delle parole. Tuttavia previsti anche i comandi per la punteggiatura. Possiamo dire per esempio punto o virgola per ottenere questi due segni di punteggiatura, oppure nuova riga se desideriamo andare a capo. Tutto questo ci semplifica la vita e ci consente di redigere i nostri testi in maniera più veloce, senza dover battere a mano ogni singola parola.
La lingua di dettatura è impostata in modo predefinito seguendo quella del nostro account di Google, quindi con ogni probabilità sarà l’italiano. Possiamo comunque scegliere di modificarla, aprendo il menù a tendina che si trova subito sopra l’icona del microfono e selezionando quella in cui desideriamo parlare.
Lo strumento che stiamo imparando ad utilizzare può essere sfruttato anche insieme alla scrittura tradizionale. Possiamo dettare alcune frasi, scriverne altre, e sistemare manualmente gli errori commessi dallo strumento, che per la verità sono piuttosto rari se parliamo in modo naturale.
Le funzioni per la lingua italiana sono piuttosto complete ed è possibile utilizzare la punteggiatura con gli appositi comandi vocali. l’unica cosa che manca sono i comandi, già presenti per la lingua inglese, relativi alla gestione avanzata del testo.
Ma tutto considerato, già il solo vantaggio di poter dettare il testo e occuparci, per esempio, solo di formattare i titoli e i paragrafi, è già un eccezzionale salva-tempo.
Fonte foto copertina: pexels.com/photo/person-typing-1375261/